L'organizzazione internazionale per la normazione (ISO) ha elaborato una nuova norma per testare e classificare i filtri dell'aria.
I leader mondiali delle organizzazioni sanitarie considerano le frazioni di polvere sottile PM10, PM2,5 e PM1 come se fossero le più importanti e pericolose per l'uomo. La documentazione ufficiale accessibile al pubblico fa sempre riferimento a questi livelli di PM. Ed è quindi logico che le classificazioni e i metodi dei test dei filtri seguano questo approccio per dimostrare le prestazioni della filtrazione delle polveri sottili più pericolose.
Data la loro pericolosità, le loro prestazioni e la loro frequenza, le particelle più piccole o uguali a 1 μm necessitano di maggior attenzione
Più una particella è leggera e piccola, più a lungo rimane nell'aria.
Le particelle con un diametro inferiore a 1 micron non rappresentano che una percentuale ridotta della massa, ma allo stesso tempo costituiscono oltre il 90% del numero totale di particelle.
Le classificazioni ISO 16890 fanno riferimento alle zone in cui le particelle si depositano nel polmone umano
La differenza principale tra la norma EN779 e la ISO 16890
ISO 16890 Procedura di classificazione e di test